Progetto Reggimento Vincenti 1745

La grande novità del 2018 per la compagnia è il termine di un lavoro mastodontico, la produzione in pochi mesi di 16 uniformi complete del reggimento Vincenti.
Nel 1743, dopo il trattato di Worms, la Repubblica di Genova sentì avvicinarsi ai propri confini il conflitto che affliggeva l'Europa in quel momento, la Guerra di Successione Austriaca. Il governo della Repubblica decise quindi di “levare” dei nuovi battaglioni (che sostituirono le compagnie sciolte nel 1738). Il Capitano Carlo Domenico Vincenti, un patrizio còrso, ricevette l'ordine di arruolare un battaglione sull'isola di Corsica. 
Poco prima della guerra si riorganizzò nuovamente l'esercito e si passò dai battaglioni ai reggimenti: così i soldati del Vincenti diventarono i soldati del secondo battaglione del reggimento Giacomone, altra unità còrsa al servizio genovese, e il comandante Vincenti fu autorizzato a creare un nuovo reggimento. Purtroppo la leva in Corsica ebbe uno scarso successo, rendendo quindi necessario completare i ranghi con soldati provenienti anche da altre zone italiane. 


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Il reggimento Vincenti fece parte del corpo di spedizione in Lombardia nel 1745 e si distinse nella battaglia di Bassignana (27 settembre 1745), dove con il reggimento genovese Humbracht, formato da tedeschi, guadò il fiume sotto il fuoco delle batterie austriache e prese sul fianco lo schieramento nemico. Successivamente, il reggimento fu inviato nella fortezza del Priamàr di Savona, dove resistette contro le truppe piemontesi fin dopo l'armistizio (che il re Sardo non riconobbe) nel settembre del 1746, capitolando solo il 18 dicembre dello stesso anno. Nel frattempo a Genova la lotta contro gli austriaci scoppiò nuovamente il 5 dicembre: sappiamo di almeno 200 uomini del reggimento Vincenti di stanza a Genova durante la rivolta del Balilla; esiste anche una supplica della moglie del sergente Salvatore Pinello, che morì durante l'assalto alla porta di San Tommaso in quegli stessi giorni. In seguito, il reggimento Vincenti continuò a combattere in piccoli picchetti sui monti liguri e facendo azioni di guerriglia, fino al termine della guerra nel 1748. Nel 1750 venne riformato l'esercito e i reggimenti còrsi (tre al termine della guerra) vennero distribuiti in due reggimenti che prendevano i nomi di località, Ajaccio e Bastia, anziché il nome del colonnello, come era prima consuetudine.

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